Gli eserciti longobardi si attestarono dunque sul versante orientale della Majella, fonteggiando i Bizantini di Anxanum, Crecchio, Canosa Sannita, Vacri, Bucchianico e Teate. Due civili rimasero feriti e morirono decine di soldati della Wehrmacht. In un primo momento i Bizantini riuscirono a fermare i Longobardi lungo il confine naturale costituito dal fiume Tronto, potendo contare sul campo fortificato di Castrum Truentinum e su altri centri fortificati posti nell'interno, come Castrum Aprutentium (l'odierna Teramo, un tempo Municipium noto come Interamnia Praetuttiorum, ma a quell'epoca ridotto a semplice castrum)[62][63], Campli e Ancarano. Pasquale, emulando lo zio Gabriele, fece la guerra come ufficiale osservatore sugli aerei dell'azienda Caproni; decorato con due medaglie di bronzo, morì in un incidente aereo. Più tarda la costruzione dell'edificio di culto che in età medievale sarà intolato a Santa Gerusalemme: innalzato nei primi decenni del IV secolo, si presume che l'edificio a pianta centrale fosse un tempio o un'ara dedicato alla divinità Vittoria, particolarmente venerata in età imperiale e tetrarchica, grazie alla presenza nel muro posteriore di un'epigrafe, andata perduta nel XIX secolo, nella quale era ancora chiaramente leggibile: «(vic)toriae Augustae Sacrum». Un luogo nella storia, Abruzzo: strutture portuali ed assetto del litorale fra età romana ed altomedioevo, Strutture portuali e rotte marittime nell'Adriatico di età romana, Il progetto Valle del Pescara: il territorio fra antichità e alto medioevo (IV Rapporto del Progetto Val Pescara), Abruzzo - rivista dell'istituto di studi abruzzesi, Dizionario di toponomastica. Risalirebbero invece alla prima metà del V millennio i resti di un villaggio di agricoltori ritrovato a Colle della Corona, nella zona collinare a sud del fiume Pescara nei pressi del quartiere Fontanelle[13][14][15]. [64] Sempre a sud, i Bizantini mantennero fino al 595 i loro presidi presso la Marsica, Ortona e Crecchio[65]. Title varies May 1895 Dec. 1892 revista di storia antica scienze affini 1900-1910, Revista di storia antica; periodico trimestrale di antichita classica Addeddate 2009-06-17 08:54:55 Particolare rilevanza tra le opere pubbliche di quel periodo ebbe il ponte Littorio, che pur se da inserire nel quadro dell'esaltazione dei tempi e del regime, fu anche la celebrazione della riunificazione dei due comuni e il simbolo dell'evoluzione della città. 1701 – 1797 Una documento del 1530, conservato nell'archivio generale di Simancas, parla di Pescara come un villaggio semi abbandonato, descrivendo l'ormai compiuto collasso dell'abitato medievale, in cui restavano attive solo le strutture strettamente correlate ai traffici commerciali del porto[121]: Nel 1979 si registrò il massimo storico di residenti in città, con 137 059 abitanti[251]; da allora la città iniziò a perdere abitanti in favore dei centri limitrofi dell'area metropolitana, attestandosi sui 120 000 residenti[8]. Le battaglie per la conquista della Fortezza regia non erano terminate: in seguito alla morte senza eredi del re Carlo II di Spagna nell'anno 1700, scoppiò la Guerra di successione spagnola per il controllo del grande impero tra Filippo V di Spagna e Leopoldo I d'Asburgo, e la città fu attaccata e occupata dagli Austriaci guidati dal conte Wallis nel 1707; a difenderla c'era un altro Acquaviva duca di Atri, Giovan Girolamo II Acquaviva d'Aragona, che resistette eroicamente per due mesi prima di capitolare[134]. Un racconto affascinante della trasformazione del cuore di Roma dalle sue origini fino alla caduta dell'Impero by MS Feb 13, 2018. L’Università era governata da un Camerlengo: tale assetto amministrativo durò per tutto il Settecento. I Longobardi giunsero in Abruzzo tra il 580 e il 591[57][58], e furono Aternum, Ortona e Histonium i centri che resistettero più a lungo agli invasori: i Bizantini avevano infatti predisposto un articolato sistema di difesa, con presidi sulla costa ubicati presso le foci dei fiumi o nelle insenature naturali; questi avevano, inoltre, occupato antiche ville rurali (villae) e stationes (villaggi sorti presso le stazioni cambio dei cavalli, che erano diventati degli snodi commerciali) facendone dei campi trincerati. Save for Later. Ma queste amministrazioni non suscitarono molto gradimento soprattutto a causa di dissennate azioni urbanistiche, fra le quali la demolizione del glorioso Teatro Pomponi, sacrificato per consentire l’allestimento di un parcheggio. Fra i numerosi signori che si avvicendarono a Pescara in questo periodo, vi furono Rainaldo Orsini, Luigi di Savoia e Francesco del Borgo, detto Cecco del Cozzo, vicario di Ladislao I di Napoli, che nel 1409 fece ricostruire il castello e la torre di origini romane[110] a guardia del ponte, ricordato come uomo saggio e virtuoso[106]. Alla fine del secolo, i Normanni si espansero dall'area adriatica dell'Apulia verso nord, fino a conquistare vasti territori abruzzesi allora appartenenti alla Marca fermana, una suddivisione del Ducato di Spoleto (ormai in orbita pontificia). Nel 1435 e nel 1439 la città fu conquistata dal capitano di ventura napoletano Giacomo Caldora. Un'ennesima incursione aerea fu registrata l'8 dicembre; l'azione fu condotta da numerosi aerei che bombardarono la città senza obiettivi specifici. Inoltre, la rivalità tra le due sponde del fiume scemò, mentre autmentavano la concordia e la comunione di intenti per promuovere iniziative di sviluppo: soprattutto il potenziamento del porto canale fu motivo di collaborazione delle due amministrazioni. Venne seppellito nel cimitero di San Silvestro di Pescara, e così D'Annunzio lo ricordava in una lettera al padre del suo amico[211]: «… era un piccolo eroe ridente e franco, un gioioso amico del pericolo, un giovane amante della morte che sembrava portare sempre all’orecchio il garofano rosso dell’amata…». A testimonianza della bontà di tali lavori, una flotta bizantina nel 1155 fece tappa ad Aternum: la flotta trasportava emissari dell'imperatore Manuele I Comneno intenzionati a trattare un'alleanza con il conte Roberto III di Loritello, in aperta ribellione contro il re Guglielmo I di Sicilia. Durante l'amministrazione Mascia, nel gennaio 2010, verrà inaugurata la nuova stazione di Pescara Porta Nuova[4][283]. È il Gran Nimico un degenere nepote del buon Gargantuasso enorme, sbuffante, tonante, divorante». DAL 2001 IN POI La nuova costruzione andava a rimpiazzare la precedente e fatiscente cappella del santissimo Sacramento, già detta di san Cetteo. Il primo attacco del 31 agosto 1943 aveva lo scopo di colpire obiettivi militari (infrastrutture cittadine, oltre agli uomini e mezzi dell'esercito tedesco diretti a sud), il risultato tuttavia fu un massacro tra la popolazione civile con danni limitati agli obiettivi militari. Inoltre vi erano gravi carenze cittadine riguardo l'igiene pubblica, le infrastrutture sociali, gli ospedali, le scuole, l'acqua corrente e potabile. Partecipò al voto il 69,46% degli aventi diritto e di questi il 64%[294] si espresse a favore della fusione degli enti (a Pescara ha risposto Si il 70.32% dei votanti, ha prevalso il Sì anche a Montesilvano con il 52,23% e a Spoltore con il 51,15%.)[295]. Questo risultato fu dovuto non tanto alla Protezione Civile, ma a chi era scampato al bombardamento e si era subito messo al lavoro con ogni mezzo possibile, spesso a mani nude. A rafforzare questo ruolo di centro del turismo nazionale, nel 1924, sotto la spinta politica del ministro Giacomo Acerbo, a Castellammare Adriatico venne organizzata la Coppa Acerbo, che divenne subito una delle gare automobilistiche più importanti del tempo ed un evento capace di portare in città decine di migliaia di visitatori. Il regno borbonico in seguito ottenne un'effettiva autonomia dalla Spagna nel Trattato di Vienna, nel 1738, con la quale si concluse la Guerra di successione polacca. Ora la città specchia, nel suo canale e nel suo mare, sempre nuove fabbriche e grattacieli, in una crescita convulsa e stupefacente.». Per la qualificazione degli abitanti delle due sponde e per la nascita della nuova provincia ci furono moltissime trattative, volte a stabilire soprattutto la denominazione della nuova comunità; era chiaro a tutti che l'unione dei due comuni avrebbe sicuramente determinato il loro rapido progresso, sia dal punto di vista amministrativo ed economico che industriale e commerciale, si cercarono così faticosi compromessi volti a chiamare la città unificata Aterno (fu preso in considerazione anche il nome Castelpescara). Alcune testimonianze, ci informano poi dell’esistenza, in Aternum, del culto della dea Iside. Carlo Mezzanotte, deputato di Chieti, nell'estate del 1908 presentò alla Camera dei deputati una proposta di legge per la fusione dei due comuni di Pescara e Castellamare Adriatico, che seppur rimasta inattuata (la proposta prevedeva, fra le altre cose, l'inserimento di Castellammare nella provincia di Chieti), testimoniava la presenza sempre più ineludibile nel dibattito pubblico della futura unità dei due centri, riavvicinati dalla costruzione del porto canale[189]. Il Quieti, nel suo “Pescara antica città”, afferma che fu a Pescara e non a Rimini che Murat firmò, il 12 maggio del 1815, la prima delle costituzioni italiane del Risorgimento. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Il porto romano e altomedievale di Pescara, Storia dei frentani. Nella Repubblica partenopea fu membro del governo provvisorio, con il difficile incarico di occuparsi della riorganizzazione di un esercito efficiente. Il 31 agosto ed il 14, 17 e 20 settembre del 1943 nel pieno della seconda guerra mondiale, Pescara è stata oggetto di pesanti bombardamenti da parte delle forze alleate che hanno causato la morte di almeno 3000 persone (varie fonti indicano anche un numero di 6000 caduti) e tutta la parte della città a nord del fiume fu rasa al suolo quasi totalmente. Il dominio dei barbari fu molto duro, animato da spirito di conquista e saccheggio, come testimoniato da tracce archeologiche di un grande incendio in città in seguito alla sua caduta[80] e come narrato nella Passio (cioè la leggenda del martirio) di Cetteo di Amiterno: Aternum fu affidata al governo di due soldati longobardi, Alais (o Alagiso) e Umblo (o Umblone), che la vessarono con soprusi e omicidi; a loro, infatti, è attribuito l'assassinio di Cetteo, patrono di Pescara e vescovo dell'allora cittadina: accusato dai Longobardi, di fede ariana, di essere complice di un complotto dei Bizantini niceni volto alla riconquista di Aterno, egli fu fatto precipitare dal ponte marmoreo con una pietra legata al collo il 13 giugno 597[81][82][83]. Nell'insediamento esisteva anche la doganella delle pecore, in zona Rampigna, testimone del passaggio in città del tratturello Frisa-Rocca di Roseto (Crognaleto), posta presso il ponte di legno costruito sulle fondamenta di quello romano di Aternum[117], le cui colonne saranno rappresentate nelle mappe cittadine fino al loro crollo nel XVIII secolo[45]. Fu in questo periodo che i luoghi più simbollici della città, come piazza della Rinascita e il lungomare assunsero le loro fisionomie definitive. Download it once and read it on your Kindle device, PC, phones or tablets. Secondo alcuni studiosi, i primi abitanti di Pescara fondarono un villaggio sulle rive del fiume che in epoca romana fu chiamato Vicus Aterni e, successivamente gli fu attribuito il nome dell’omonimo fiume, Aternum; nell’epoca romana si usava indicare Pescara anche con il nome di Ostia Aterni proprio per via del ruolo di centro nevralgico delle vie di comunicazione. Castellammare e Pescara appartenevano, rispettivamente, alla provincia di Teramo e a quella di Chieti. Forma Urbis, Anno XIX, n.9, september 2014 "l'archeologia Olandese in Italia", 2014. La tradizione automobilistica di Pescara, storicamente rappresentata dalla Coppa Acerbo, ebbe modo di concretizzarsi ulteriormente quando la corsa 1000 miglia inserì la città adriatica nel suo itinerario dall'edizione del 1949 a quella del 1957, culminando poi con l'organizzazione della settima gara del mondiale di Formula 1 del 1957 nel Circuito di Pescara. È di quel periodo l'offerta di dodicimila ducati da parte della nobiltà chietina a Carlo V per riottenere il feudo, che egli però respinse reintegrando a Pescara i d'Avalos di Vasto. In quel frangente il comune è stato affidato al vice sindaco Camillo D’Angelo (Partito Democratico) fino al giugno del 2009 quando si sono svolte le nuove elezioni con le quali è stato eletto sindaco Luigi Albore Mascia, candidato nelle file del PdL. Il dominio dei Romani d'oriente in Italia si rivelò però effimero, con l'inizio dell'Invasione longobarda già nell'anno 568. La cattedrale di San Cetteo, voluta e parzialmente finanziata da Gabriele D'Annunzio, i cui lavori iniziarono nel 1933, venne conclusa nel 1938, assumendo il nome di Tempio della conciliazione in riferimento agli allora recenti Patti Lateranensi e alla riconciliazione tra stato e chiesa. A livello di mezzi, l'UNPA disponeva solo di qualche piccone, due biciclette e un pesante carretto da spingere a mano. Per prevenire altri attacchi il Ministero della Guerra fece allora approntare un campo di aviazione lungo la Via Tiburtina provvisto di due aerei da combattimento. Gli attacchi aerei avvennero in cinque incursioni principali e diversi raid minori[216] tra l'agosto e il dicembre di quell'anno, su una città dove nonostante i vari progetti nessun rifugio antiaereo venne mai costruito[217] e dove le poche mitragliatrici poste sui palazzi più alti non entrarono in funzione perché non presidiate o non operative[194]. The province of Pescara (Italian: provincia di Pescara; Abruzzese: pruvìngie de Pescàre) is a province in the Abruzzo region of Italy.Its provincial capital is the city Pescara, which has a population of 119,483 inhabitants.As of 2017, it has a total population of 319,936 inhabitants over an area of 1,230.33 square kilometres (475.03 sq mi). Durante le accese negoziazioni, venne deciso di collocare a Pescara anche la maggior parte degli assessorati regionali, rendendo così la città il punto di riferimento politico della regione[243][244]. Il XV secolo è caratterizzato dal dominio del territorio dei d’Avalos d’Aquino che terranno quello che poi divenne il marchesato di Pescara per diversi decenni, pur se con diverse interruzioni. La lega venne stipulata il 22 maggio 1526 e fu completata l'anno successivo da Enrico VIII d'Inghilterra, che si impegnò alla neutralità. Inoltre il comune della sponda destra del fiume viveva un momento di grande trasformazione urbanistica, soprattutto in seguito al lento ma continuo recupero a uso civile delle aree della ormai ex fortezza, i cui materiali di risulta vennero riutilizzati per la costruzione di nuovi edifici pubblici o venduti. L'amministrazione di centro-sinistra del sindaco Luciano D'Alfonso (L'Ulivo), eletta nelle elezioni del maggio 2003[272] e riconfermata nella successiva tornata elettorale del'aprile 2008[273] ha avviato l'opera di rilancio dell'impianto urbanistico della città, ripristinando l'uso di zone ed edifici storici abbandonati come l'ex caserma Cocco (adibita a parco pubblico) e l'ex fabbrica dell'Aurum[274], realizzando molti progetti come l'estensione della pedonalizzazione delle aree centrali, già avviata dalla precedente amministrazione, e la creazione di una rete di piste ciclabili, dotando inoltre la città di grandi opere come il ponte del Mare[275] e l'avvio dei progetti preliminari per la costruzione del ponte Flaiano[276], che hanno inciso sull'aspetto della città e sulla sua qualità della vita[277]. Condition: Buone. A Pescara nel frattempo procedevano le opere di bonifica e risanamento delle aree paludose e si muovevano i primi passi per l'abbattimento delle mura della fortezza[170][171] (acquistata, mediante un prestito, dal Ministero del Tesoro il 24 marzo 1871 al prezzo di 106.676 lire, circa 500.000€[172][173]) e l'espansione della città verso la Pineta Dannunziana e i suoi lidi, un'area che nel 1912 sarà anche al centro di un ambizioso progetto di Antonino Liberi volto alla creazione di una città giardino in stile Liberty immersa nella pineta appena bonificata[174], secondo una classica impostazione urbanistica ottocentesca a cardi e decumani, che però troverà solo parziale realizzazione[175]; nonostante per Liberi l'antica famiglia feudale "compia scientemente opera vandalica", sarà sua l'idea di battezzare la costruenda stazione balneare come "pineta D'Avalos"[176]. E, come per di là le industrie cittadine si riversano su la provincia teramana e vi si spandono felicemente, oh con qual gioia la parte avversa taglierebbe i canapi e respingerebbe i sette rei battelli a naufragare!». S.p.A. Università degli Studi "Gabriele d'Annunzio", Riserva naturale Pineta di Santa Filomena, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Storia_di_Pescara&oldid=117675732, Voci con modulo citazione e parametro pagina, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, «Centro strategico sulla linea verso il Nord della Penisola e per il collegamento con la Capitale, durante l'ultimo conflitto mondiale fu teatro di continui e devastanti bombardamenti da parte dell'aviazione alleata e dovette subire le razzie e la distruzione di fabbricati, strade, ponti e uffici pubblici da parte dell'esercito germanico in ritirata. [233] È un libro sulla storia di Pescara, una città che per sentire comune sembra non averne e, invece, ha radici profondamente saldate nell'antichità. La fine del secolo fu fortemente caratterizzata dalla presenza politica e culturale di Leopoldo Muzii, personaggio controverso ma di grande carisma e peso decisionale, il quale, da sindaco della città di Castellammare Adriatico, fece approvare nel 1882 il primo piano regolatore. In particolare la ricostruzione industriale fu rapida grazie al contributo dell'imprenditoria locale, che finanziò la ricostruzione in attesa dei contributi statali, e già negli anni 1950 le maggiori attività furono ripristinate[230]. A causa dell'Alleanza franco-ottomana del 1536, che ebbe come effetto anche quello di riportare i corsari musulmani sulle coste italiane, nel 1566 la fortezza fu oggetto di un assalto portato dalla flotta ottomana di centocinque galee e settemila uomini dell'ammiraglio Piyale Paşa, capitan pascià (Kapudanpaşa) della flotta agli ordini del sultano Solimano il Magnifico[93]. Nel libro "I martiri della libertà italiana dal 1794 al 1848" di Atto Vannucci, lo storico fa questa descrizione del patriota pescarese[140]: «Magnanimo e valorosissimo, misurava dal proprio il valore degli altri, e credeva che dieci repubblicani vincerebbero mille contrari. La rivalità rimase però molto accesa, tanto che ci sono testimonianze di interventi della guarnigione militare per evitare la degenerazione delle scaramucce in vere e proprie battaglie. Negli ultimi anni, l’amministrazione di centro-sinistra, eletta nelle elezioni del 2003, ha cercato di modificare in modo molto deciso l’impianto urbanistico della città, ripristinando l’uso di zone (come la Caserma Cocco, oggi adibita a parco pubblico) ed edifici (come l’ex fabbrica dell’Aurum), proponendo molti progetti e realizzando il ponte del mare, cercando di incidere sull’aspetto della città e sulla sua qualità della vita. Nel 1776 fu ammesso come cadetto nel reggimento Borgogna e successivamente si specializzò in genio militare nell'Accademia militare della Nunziatella di Napoli, da dove uscì a vent'anni con il grado di alfiere. Infatti, il turismo continuava a fiorire e i bagni di Castellammare Adriatico erano una meta turistica nota in tutta Italia. D'Alfonso sarà poi assolto, insieme a tutti gli altri imputati, per non aver commesso il fatto nel febbraio 2013[279]. Nel frattempo il comune si espandeva nell'entroterra, assorbendo la frazione di Fontanelle nel 1868[114] e il comune di San Silvestro nel 1879[186]; nel 1881 fu aperta la stazione di Pescara (dal 1927 stazione di Pescara Porta Nuova). I tentativi di occupazione avvenivano simultaneamente da nord dal Ducato di Spoleto, guidati dal condottiero Faroaldo I, e da sud dal Ducato di Benevento, agli ordini di Zottone, spingendo i Bizantini ad articolare una linea di difesa anche nella Marsica presso il lago del Fucino. 2 gennaio 1927, n. 1 - Riordinamento delle circoscrizioni provinciali - Wikisource, PESCARA in "Enciclopedia Italiana" (appendice 1938), Circolo Canottieri La Pescara, lavori per 1,8 milioni: ecco come diventerà, Sito Ufficiale del Comune di Pescara - cenni storici. IL PRIMO INSEDIAMENTO Tracce dell'insediamento longobardo sono state inoltre rilevate a Caramanico, Bolognano, Musellaro, Roccamorice, San Valentino, Manoppello, Serramonacesca, Tocco da Casauria, Scafa, Pescosansonesco, Rosciano (Piano della Fara), Civitaquana (colle Scurcola), Alanno (colle della Sala) e Spoltore. Nel 1988 molti componenti della giunta comunale presieduta dal sindaco Nevio Piscione (DC), incluso lo stesso sindaco, vennero giudicati colpevoli e condannati per abuso d'ufficio nell'ambito di assunzioni di dipendenti comunali[252]. The Storia Antica Department at D'Annunzio University of Chieti-Pescara on Academia.edu Il giorno seguente entrò a cavallo a Pescara per osservarne la fortezza, circondato dalla popolazione festante. Società Unica Abruzzese di Trasporto (T.U.A.) Disegnato da Cesare Bazzani, questo monumento che sostituì la vecchia gabbia di ferro, fu rivestito e rifinito con travertino di Ascoli e granito di Sardegna e arricchito da quattro colonne che sostenevano quattro aquile di bronzo, opera dello scultore Ernesto Brozzi; alle basi recavano incisi ognuna un distico elegiaco. Molto buono, in - 16, circa 250 pp. Nacque così quello che poi diventerà l'aeroporto di Pescara[191]. Nel tentativo di evitare l'imminente sconfitta, Manthoné propose una sortita notturna per liberare quanti più repubblicani tenuti in prigione fosse possibile e quindi marciare con essi su Capua e Gaeta. 20-mar-2017 - Esplora la bacheca "STORIA" di Rosamaria Trusso, seguita da 119 persone su Pinterest. Dal punto di vista economico la città presentava delle nuove linee di sviluppo. Ediz. Nei decenni le rivalità tra le due sponde del fiume si sopirono, mentre aumentavano la concordia e la comunione di intenti per promuovere iniziative di sviluppo: soprattutto il potenziamento del porto canale fu motivo di collaborazione delle due amministrazioni.