[45] Vedi anche su questo punto la testimonianza di C.A. riuscì a inventarsi persino una tassa per entrare in Europa, promettendo alle gente: " Con l'euro lavoreremo un giorno di meno, guadagnando come se lavorassimo un giorno di più! " Navigation. 75-76. Se questa è la dimensione pubblica, la Presidenza del Consiglio sta operando anche a “fari spenti”. Quando lo rivedo per la prima volta nel nuovo anno, mi abbraccia (dopo essersi scherzosamente inchinato)”, in U. Gentiloni Silveri, Contro scettici e disfattisti, cit., p. 96. Prodi vaikutti uskovan, että Italia taipuu laillisuuteen, jotta maa pysyisi eurossa. In particolare molti organi di stampa ritengono che quelli imposti dalla manovra siano sacrifici inutili[39], difficilmente destinati al successo e che il governo Prodi goda comunque di scarse credenziali europee: Altra nota dolente, la politica estera ‒ scrivevano Padellaro e Tito sul settimanale “L’Espresso” ‒. Selle valdkonna kulutuste eesmärk on teadustegevuse ja innovatsiooni edendamine, haridussüsteemide parandamine ja tööhõive suurendamine, ühtse digitaalse turu toimimise tagamine, taastuvenergeetika ja energiatõhususe edendamine, transpordisektori moderniseerimine ja ärikeskkonna parandamine (eelkõige … “Italia fuori dall’Europa di Kohl” aveva commentato “la Repubblica” l’indomani[12]. [79] Peraltro ancora una volta Ciampi dimostra un certo scetticismo sulle prospettive future dell’azione di governo e soprattutto sulla tenuta politica dell’esecutivo, una volta centrato il “traguardo europeo”. Ad avvalorare questa ipotesi è l’isolamento diplomatico del nostro Paese, che vede chiudersi prematuramente l’esperienza del primo governo Berlusconi (maggio 1994-gennaio 1995), dopo appena otto mesi nei quali l’Italia non ha brillato per attivismo a Bruxelles, né si è fatta apprezzare particolarmente dai partner europei. [52] “La Stampa” del 6 febbraio 1997 titola: Chirac: l’Italia con i primi nell’euro. In un’intervista rilasciata al “Financial Times” Aznar ha infatti affermato di avere ricevuto da Prodi, in occasione del vertice italo-spagnolo di Valencia (16-17 settembre 1996), l’invito a creare una sorta di asse mediterraneo volto a chiedere un ammorbidimento degli sforzi finanziari richiesti dalle clausole di Maastricht e un rinvio delle scadenze fissate. Morire per Maastricht forse è un rischio che si può correre. Ma l’esponente di spicco della CDU, nonché portavoce di politica estera del gruppo parlamentare al Bundestag, non si limita ad un messaggio di cortesia. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Questa seconda strada ha un prerequisito, che questa manovra venga aiutata da Germania e Francia. [32] Archivio Romano Prodi, Lettera inviata da Romano Prodi a Helmut Kohl e Jacques Chirac il 6 settembre 1996. Il debito pubblico è al 3%. Parla di un avvicinamento tra i due Paesi nel corso dell’ultimo anno, proprio grazie all’operato del governo Prodi e infine fa riferimento esplicitamente alla necessità di un dialogo “trilaterale” che aggiunga cioè all’asse franco-tedesco anche Roma. In realtà, anche alla luce della documentazione presente nell’archivio di Romano Prodi, pare più accreditata la tesi sostenuta dallo stesso leader dell’Ulivo, che ha affermato come già dieci giorni prima dell’incontro di Valencia con Aznar “scrissi due lettere identiche, al cancelliere tedesco Helmut Kohl e al presidente francese Jaques Chirac” in cui “comunicavo il fermo impegno del mio governo ad adottare tutte le misure necessarie per portare l’Italia nell’euro sin dal suo avvio”[30]. Un punto sul quale il presidente del Consiglio insiste particolarmente è che il traguardo dell’euro deve essere inserito in un più lungo percorso di risanamento complessivo dell’economia nazionale avviato dal governo Amato nel 1992. In Germania, nel medesimo frangente, emergono divergenze sia su questioni di natura finanziaria che politica. Tali vantaggi favoriranno una fase di crescita stabile e duratura che consentirà di aumentare la competitività e l’occupazione in Italia. Colui che si esprime in questo modo, è dunque un presidente del Consiglio che rivendica i risultati ottenuti e prefigura la possibilità di un futuro protagonismo italiano a livello continentale, frutto della credibilità maturata nell’ultimo anno e mezzo di sforzi e sacrifici. Si sottolinea poi che le principali perplessità ancora nutrite, in particolare dal Ministero delle finanze tedesco e dalla Bundesbank, si concentreranno presumibilmente non tanto sui conti nell’immediato ma sulla “sostenibilità” del processo di risanamento italiano sul medio-lungo periodo. 232-233. È interessante questa sorta di tentativo di “deresponsabilizzarsi” o comunque di sottolineare la rilevanza del cosiddetto “vincolo esterno”, in questo caso sollecitato dalla coppia Francia-Germania. Se l’approccio può essere utile a fini di politica interna, bisogna altresì sottolineare che l’ipotesi di fare dell’ingresso nel gruppo di testa dell’area euro il cardine dell’azione di governo è centrale per Prodi dall’aprile del 1996, cioè sin dalla fase di formazione della compagine di governo[44]. [3] S. Gherardi, Rétablir la confiance pour consolider la lire, in ‟Le Monde”, 16 gennaio 1995. La tassa di successione è stata abolita dal governo Berlusconi nel 2001. Su questo terreno la strada pare in salita su tutti i criteri principali: il deficit di bilancio deve essere inferiore al 3% e l’Italia nella primavera del 1996 è al 6,7%, il debito pubblico non deve oltrepassare il 60% del Pil e l’Italia è al 124%; l’inflazione deve essere controllata e invece il tasso è di tre volte superiore a quello dei paesi più virtuosi dell’Ue[21]. 325-331. [82] APCM, RP a K. Lammers il 29 maggio 1998. Un interessante incontro tra il candidato presidente del Consiglio Romano Prodi e l’allora direttore generale del Ministero del tesoro Mario Draghi, il 26 aprile 1996, aveva già delineato chiaramente le due opzioni sul terreno. [47] Archivio Romano Prodi, RP a J. Santer e ai Capi di Stato e di governo dell’Ue il 22 gennaio 1997. Effetti di un vertice fallito, in “Corriere della Sera”, 17 maggio 2010. Ha tessuto con pazienza la sua tela, ha conquistato credito sui mercati internazionali”, cit. Si fa subito il bilancio: invece di farlo di un esercizio lo si fa per 18 mesi. I partiti italiani e la moneta unica (1988-1998), Clueb, Bologna 2012. Ma anche i mercati credono in noi e nel nostro ingresso nella moneta unica”[69]. Packaging recovery organisation Europe) – 1995 m. įkurta tarptautinė organizacija, atstovaujanti 31 nacionalinei už pakuočių atliekų surinkimą, naudojimą ir perdirbimą atsakingoms struktūroms, veikiančioms 27 Europos Sąjungos šalyse narėse, 2 šalyse kandidatėse, Norvegijoje, Islandijoje, Ukrainoje ir Kanadoje.Jos narys yra ir Lietuvoje veikianti … A suo avviso quello proveniente da Bruxelles è un giudizio “politico-costituzionale […] sulla credibilità della classe dirigente italiana. [50] R. Petrini, Piano per escludere l’Italia, ivi, 6 febbraio 1997. EU-Kommisionens formand Prodi i konfrontation med Europa-Parlamentet om Eurostat Tra le pubblicazioni in uscita nel 2018 si segnalano: R. Brizzi, M. Lazar (a cura di), La France d’Emmanuel Macron, PressesUniversitaires de Rennes e R. Brizzi, N. Sbetti, Storia della Coppa del mondo di calcio (1930-2018). Venturini dalle colonne del quotidiano di Via Solferino parla delle previsioni della Commissione come di un invito esplicito al governo italiano affinché si “cambi rotta” e si passi “alle riforme strutturali”, per rendere così “stabili e sostenibili negli anni futuri i fatidici parametri di Maastricht”. Due giorni dopo, il 9 marzo, Ciampi si reca a Bruxelles per illustrare il nuovo DPEF, che dovrà garantire proprio la sostenibilità del risanamento italiano e ottiene il plauso della Commissione. Come segnale forte avvia una progressiva presa di distanza dal fronte del “no” a Maastricht – che culminerà con la rottura con Séguin nel 1999 – e nomina come primo ministro Alain Juppé, ex responsabile degli Esteri del governo Balladur (1993-95), con un programma di rigore, riforme e sacrifici di bilancio volti a rientrare nei criteri di Maastricht. [29] Ancora nel 2010 Sergio Romano ricordava come “l’episodio spagnolo ebbe una parte importante nella storia della nostra ‘marcia all’euro’ […]. Una volta completato il percorso di convergenza è tempo del rilancio degli investimenti. PRO EUROPE (angl. [39] D. Taino, Economisti di destra e di sinistra unanimi: la manovra non basta per l’Euro, a marzo altra stangata, in “Corriere della Sera”, 20 ottobre 1996. Ma non si fanno riferimenti a scadenze e si ricorda che anche Parigi non ha ancora agito a livello legislativo. Facendo sfoggio di moderato ottimismo, il ministro Ciampi può addirittura aprire l’anno, il 2 gennaio, parlando del 2,7% per l’anno appena concluso[67]. Il tentativo di Lamberto Dini di formare un governo si inserisce dunque in un contesto particolarmente delicato. Il primo della classe non è mai amato. Su questo punto vedi V. Lomellini, Nemici-amici. We tell our news from a multiplicity of angles, without taking sides. Nonostante il bilaterale italo-tedesco svoltosi a Roma il 23 gennaio 1998 non abbia eliminato le numerose perplessità di Berlino (tenute a freno con sempre maggiore difficoltà da un cancelliere Kohl in calo costante nel gradimento dei suoi cittadini, in larga parte proprio per le sue posizioni europee), è un Prodi particolarmente volitivo quello che si presenta a Bruxelles il 28 gennaio per  presentare alla Commissione Santer il quadro complessivo del lavoro svolto nell’ultimo anno e mezzo di riforme macro-economiche[68]. Find link is a tool written by Edward Betts.. searching for Tassa 311 found (354 total) alternate case: tassa Dudu Tassa (1,067 words) exact match in snippet view article find links to article David "Dudu" Tassa (Hebrew: דודו טסה‎; born February 10, 1977) is one of Israel's most prominent rock musicians, singer, songwriter, composer, and record Itä-Eurooppa. Vi leverer optakten med informationer om kampen, H2H statistikker og alle de bedste EuPa - MuSa odds på 1X2, Over/Under, Asian Handicap m.v. La parziale restituzione riguardò la sola somma versata, .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}senza l'attribuzione di interessi[senza fonte]. Se da un punto di vista generale il sistema mostra evidenti segnali di difficoltà nello strutturarsi in base alle caratteristiche di un moderno bipolarismo di impronta europea, fondato sulla competizione tra liberal-conservatorismo e socialdemocrazia riformista, nello specifico sembrano evidenziarsi le differenze presenti all’interno dello schieramento uscito vincitore nella primavera del 1996. E qui le parole di Prodi sono evocative: “l’impresa comune che prenderà avvio tra meno di due mesi al Consiglio Europeo del 2 maggio prossimo potrà avere successo solo se sarà il motore di crescita e creazione di posti di lavoro”. Contact information. Per poi aggiungere che “la cultura della stabilità è divenuta patrimonio comune, è la base su cui fondare la crescita”[75]. [73] Vedi interessanti considerazioni in G. Bianco, La parabola dell’Ulivo 1994-2000, Rubbettino, Soveria Mannelli 2012, pp. [19] M. Piermattei, Crisi della Repubblica e sfida europea. 1 Kas pöörduda tuleks tavalisse tsiviilkohtusse või erikohtusse (nt töövaidluskohtusse)?. S. Romano, Prodi e Aznar a Valencia. “Senza Bertinotti non c’è maggioranza, con Bertinotti non ci sono riforme strutturali delle pensioni, della sanità, del pubblico impiego”[54]. Prima di tutto che partecipazione all’UEM e risanamento delle pubbliche finanze sono due finalità che coincidono e che si alimentano vicendevolmente. [28] F. Venturini, I rischi di autogol, in “Corriere della Sera”, 23 giugno 1996. Rispetto alla possibilità che la cura “lacrime e sangue” faccia perdere consenso al processo di integrazione europea, Prodi assicura su quanto saldo sia nel contesto italiano tale sentimento. Vorrei che anche in Germania vi fosse sui temi europei la stessa unità di volontà che vi è in Italia”[63]. […] Volevo farle presente queste mie valutazioni, per sottolineare ancora una volta che l’Italia farà ogni sforzo per essere puntuale all’appuntamento dell’UEM già dal primo gennaio 1999[32]. See tähendab, et: neist saab otsida teavet äriühingute kohta, mis on registreeritud ELi riikides, Islandil, Liechtensteinis või Norras;; registrid saavad jagada omavahel teavet välisfiliaalide ja äriühingute piiriülese ühinemise kohta. €€€€€ EUROSCHIAVI €€€€€ “ Italiani!!! The harsh "Article 41-bis prison regime" for Mafia leaders. [74] APCM, Nigido a RP il 26 febbraio 1998. Prodi punta il dito sul clima da campagna elettorale che sta vivendo la Germania (si voterà nel 1998) e sul fatto che la CDU/CSU fatica a raccogliere consenso sui temi dell’integrazione europea. [67] In realtà secondo la ricostruzione di Umberto Gentiloni Silveri, lo stesso Ciampi nel suo diario si sarebbe lasciato andare e avrebbe espresso un più convinto ottimismo. [36] H. De Bresson, Les hésitations de Londres sur l’UEM inquiètent moins que le volontarisme de Rome, in ‟Le Monde”, 10 ottobre 1996. [5] Sul posizionamento, le divisioni e ricomposizioni dei gollisti di fronte al trattato di Maastricht si veda: J. Pozzi, Le RPR face au traité de Maastricht: divisions, recompositions et réminiscences autour de la dialectique souverainiste, in “Histoire@Politique”, 24, 2014, pp. L’isolamento italiano in questo contesto è peraltro testimoniato dalla più autorevole stampa europea: Ripristinare la fiducia: non esistono altre parole d’ordine per il futuro governo nato dalla crisi italiana. Videomikroskooppi FHD Trend. Ma che la dimensione pubblica e il sostanziale scetticismo tedesco tengano banco è testimoniato anche dal dibattito che si svolge nel corso del Consiglio dei ministri del 6 febbraio 1997. Il 18 gennaio Prodi incontra Aznar a Venezia per un bilaterale che ha l’obiettivo di riportare il sereno tra Roma e Madrid dopo le frizioni e una sorta di competizione proprio relativamente al traguardo europeo[45]. E, in un intervento a Unomattina, si lascia andare a una previsione: "Credo che avremo delle elezioni europee difficili. I malumori di sindacati e Rifondazione crescono e il partito di Bertinotti non tarda ad aprire la crisi politica. Nigido presenta già una serie di date, nel mese di gennaio e febbraio, con relative capitali che riceveranno la visita degli “sherpa” italiani. È evidente sia per il tono, sia per la sostanza che le aspettative italiane per un ruolo di primo piano sui temi sino a questo momento trascurati (per volontà tedesca) dell’occupazione e della crescita sono molto alte. A CHI E STATA RESTITUITA L EUROTASSA DI PRODI?-----Durante la sua breve parabola politica alla guida di palazzo Chigi, dal 18 maggio 1996 al 9 ottobre 1998, Romano Prodi riservò sorprese a non finire. È in questo contesto che giunge il monito della Commissione del 23 aprile 1997: l’Italia e la Grecia sono gli unici Paesi non in linea. Nella lettura di Folli D’Alema avrebbe garantito a Berlino l’esistenza di una maggioranza solida e trasversale a favore dello sforzo europeo, maggioranza di scopo ed eventualmente di ricambio rispetto a quella che sta sostenendo il governo Prodi. Quindi è stata ripristinata in misura limitata da Prodi nel 2006. Ciampi è descritto da “la Repubblica” come il “maggiore artefice dalla strategia europea”. Già sul finire del mese di febbraio, Prodi riceve dal suo consigliere speciale Nigido le informazioni relative agli incontri, tutti sostanzialmente positivi, effettuati dal “gruppo dei quattro” nelle principali capitali europee[74]. Nell’arco di poche ore l’Italia ha scoperto di essere malvista a Parigi e a Bonn, poco considerata a Madrid, ed equiparata come peso politico alla Grecia […]. [49] Kohl: “Italia, fai i compiti”, in “la Repubblica”, 5 febbraio 1997. [18] Standard Eurobarometer 45, gennaio-marzo 1996: http://ec.europa.eu/public_opinion/archives/eb/eb45/chap1_en.pdf. Euroajan ensimmäinen EU-komission puheenjohtaja Romano Prodi … Del raggiungimento di questo obiettivo l’Italia intende fare una scelta strategica fondamentale a cui intendiamo concorrere con la più grande determinazione. [81] “La diffidenza verso di voi? L’Italia può essere paragonata al Messico, come hanno fatto alcuni economisti? In particolare, se il cancelliere Kohl appare disponibile ad accettare sacrifici, in nome della solida tradizione europeista della propria famiglia politica (sin dai tempi di Adenauer e Hallstein) e dell’idea forte che la moneta unica costituisca un primo passo verso una maggiore integrazione politica, il panorama delle forze tedesche appare decisamente articolato. È stato bello così. Da un lato egli cerca di minimizzare il legame diretto tra risanamento economico ed ingresso nella moneta unica. Una volta ottenuto il via libera (Nigido presenta già una bozza), compito suo, di Draghi, Vattani e Saccomanni sarà quello di illustrarlo ai partners europei e alle principali istituzioni incaricate di monitorare i conti italiani (Commissione, IME e OCSE tra gli altri). [53] Vedi su questo punto M. Bucarelli, L’Italia e le crisi nazionali nei Balcani occidentali alla fine del XX secolo, in L’Italia contemporanea dagli anni Ottanta a oggi. Un’autobiografia politica, Laterza, Roma-Bari 2006. Find de bedste odds på EuPa - MuSa, der spilles d. 18 juni 2020. Si occupa di storia politica dell’Europa contemporanea, con particolare attenzione all’Italia e alla Francia, al rapporto tra religione e politica e a quello tra politiche interne e processo di integrazione europea. L’impressione che l’ultimo trimestre dell’anno sia quello decisivo per le sorti dell’Italia nella “corsa all’euro” è subito confermata dalla rapidità e solidità mostrate dal governo Prodi nel licenziare la finanziaria 1998. Romano Prodi, az Európai Bizottság elnöke szerint az EU jelenlegi hat hónaponkénti váltásban működő soros elnöki rendszere hosszú távon nem működtethető. Questo implica di poter fare una manovrina da 10.000 milioni, di anticipare a giugno la legge di bilancio e si fa il DPEF. [20] A occuparsi della valutazione saranno organismi internazionali quali Ecofin, Commissione e Istituto monetario europeo. Ed era solo colpa mia”)[49]. L'Europa in realtà è nata già morta. Gli effetti che ne deriveranno porteranno vantaggi consistenti in termini di riduzione dell’inflazione e dei tassi di interesse. In terzo luogo il risanamento non deve essere pensato come fine a se stesso o solo finalizzato all’ingresso nell’euro, senza di esso non sarà possibile avere sviluppo e crescita, elementi fondamentali per assorbire la disoccupazione (cronico assillo dell’Europa di fine XX secolo). Gli esiti del Consiglio europeo di Amsterdam sono giudicati insoddisfacenti dalla diplomazia italiana e in particolare da parte del titolare della Farnesina, il quale parla ancora della necessità che l’Italia si ponga alla testa dei Paesi che vogliono il rafforzamento dell’integrazione (senza dimenticare una dimensione istituzionale che presto sarà stravolta dai futuri allargamenti). Il 3 ottobre Prodi, il primo ministro Jospin e il presidente Chirac si incontrano per un bilaterale a Chambéry (l’occasione è l’avvio dei lavori per il potenziamento dell’alta velocità attraverso il traforo del Fréjus). [30] R. Prodi, L’Italia era pronta a entrare nell’euro da subito, nessun tentativo di rinvio, in “Corriere della Sera”, 20 maggio 2010. L’impegno italiano per il rispetto dei criteri di Maastricht trova eco immediata in Europa e un generale apprezzamento per il rigore di una misura che non intacca le basi dello stato sociale[33]. About us. S. Aloise, Rome met en place un «impôt pour l’Europe», in ‟Le Monde”, 29 settembre 1996. Secondo il “Financial Times” no […]. Eurotas is a consulting company that specializes in giving a complete solution to all aspects of EQMS (Enterprise Quality Management Software) implementations and administration as well as on demand services to other EQMS systems. 490-498. E di lì a poche settimane, precisamente il 25 marzo, l’Italia è ammessa ufficialmente a far parte del nucleo di 11 Paesi che il 2 maggio sanciranno la nascita della moneta unica[76]. Troppa instabilità politica”, in “la Repubblica”, 2 febbraio 1997. Con la denominazione "Contributo straordinario per l'Europa", meglio conosciuta come "eurotassa", viene indicata un'imposta approvata dal Governo Prodi I il 30 dicembre 1996 con un decreto di fine anno che implicava una manovra tributaria di 4 300 miliardi di lire , necessari per ridurre il disavanzo dello Stato dello 0,6% per consentire il rispetto dei parametri di Maastricht ai conti pubblici italiani, permettendo conseguentemente l'ingresso dell'Italia nell'area euro. Questo saggio si propone di ricostruire il percorso compiuto dall’Italia verso la moneta unica tra il 1995 e il 1998, focalizzando l’attenzione sull’attività del principale protagonista di questa fase politica, Romano Prodi, dalla campagna condotta alla guida dell’Ulivo in vista delle elezioni politiche del 1996 sino alla decisione del Consiglio europeo del maggio 1998, che sancì l’ingresso dell’Italia nell’Unione monetaria europea (UEM)[1]. Come detto, attualmente In Italia l’aliquota è solo al 4% per coniuge e figli ed arriva al massimo all’8% per i non parenti. Esso non va valutato al di fuori di tale azione che, tra manovra collegata alla legge Finanziaria 1997 e manovra di aggiustamento dei conti pubblici per il 1996, ammonta a circa 80.000 miliardi di lire. L’obiettivo principale è quello di dare vita ad un coordinamento tra le principali istanze più direttamente coinvolte nella preparazione dell’Unione monetaria, appunto la presidenza del Consiglio, i ministeri degli Esteri e del Tesoro e la Banca d’Italia. [64] C. De Gregorio, Lavoro, l’offensiva di Prodi, in “la Repubblica”, 4 ottobre 1997. ProtiPress | Η Νέα Ηλεκτρονική σας Ενημέρωση! Ebbene l’endorsement francese a sostegno del governo Prodi è totale. Rispondendo ad alcune domande della stampa a margine del Forum economico di Davos, dieci giorni dopo l’incontro romano con Prodi, Kohl non esita infatti ad affermare che “se in Europa fossimo tutti tedeschi, non sarebbe simpatico. Francia, Spagna e Portogallo sul declinare del XX secolo, Viella, 2018. Tel. Nel rapporto economico annuale pubblicato il 12 dicembre 1994 dalla Commissione europea il giudizio sull’Italia è piuttosto severo: si critica in particolare l’abbandono della linea di risanamento delle finanze pubbliche adottata nei due anni precedenti. Prodi può d’altronde contare su un sostegno ampiamente maggioritario nell’opinione pubblica italiana che, come testimoniano i dati di Eurobarometro, è la più europeista sul Vecchio continente: l’85% degli italiani dichiara di sostenere il processo d’integrazione europeo (i contrari sono l’8%, mentre la media europea è al 69%), mentre il 75% è favorevole all’appartenenza del proprio paese all’Ue (i contrari sono il 4% a fronte di una media europea al 48%)[18]. [27] Archivio Romano Prodi, Lettera di Jean-David Levitte a Roberto Nigido, il 1° ottobre 1996. [1] Il paragrafo 1 è stato redatto da Riccardo Brizzi, il paragrafo 2 da Michele Marchi. [57] A. Guastelli (intervista a V. Giscard d’Estaing), Ma quelle cifre sono pura fantasia, “Corriere della Sera”, 25 aprile 1997. Toccato sul tasto dolente del potenziale ricatto sempre all’orizzonte da parte di Rifondazione Comunista, contraria a Maastricht e critica sulla permanenza italiana nella Nato, Prodi conclude: “Rifondazione Comunista concretamente ha sostenuto il mio governo in tutte le dure decisioni che riguardano l’Europa. Eurotas is an innovative and fast growing life science consultancy based on experts’ knowledge and experience and specializes in the … Come Ella già sa, si tratta di uno sforzo straordinario richiesto al Paese nell’ambito di un’importante azione di risanamento che il governo italiano sta compiendo per convergere verso i parametri indicati nel trattato di Maastricht. La strada verso la moneta unica, nell’autunno del 1996, pare ancora lunga e tortuosa. The reform of rules regarding drivers' licenses, which led to a significant decrease in car accidents, in particular lethal ones, according to the Italian police department. A Dagens Nyheter című svéd napilapnak kedden adott nyilatkozatában Prodi "hatástalan politikai turizmusnak" nevezte a soros elnöki rendszert. [22] L. Covatta, Menscevichi. [7] R. Petri, L’immagine dell’economia italiana nella stampa economica tedesca, in L’Italia repubblicana vista da fuori, a cura di S. Woolf, Il Mulino, Bologna, 2007, pp. Dopo aver mostrato a tutta l’Europa comunitaria l’affidabilità di una classe dirigente di sinistra riformista, si apre una “fase due” che dovrebbe confermare e consolidare tali caratteri di normalità, responsabilità e credibilità politica. Pakettipalvelut. Quando l’intervistatore fa un parallelo tra gli scontri sull’euro e quelli su Schengen ancora una volta Prodi non esita a stigmatizzare la strumentalità dell’utilizzo del tema dell’immigrazione per fini elettorali e loda l’equilibrio di Kohl proprio sul compromesso raggiunto su Schengen. Se l’“offensiva” deve garantire la conquista dell’obiettivo in primavera, le settimane dedicate alle festività di fine anno disegnano un quadro dell’immediato futuro a tinte rosee per il governo Prodi. Quando il 15 aprile 1998 Prodi presenta alla maggioranza e alle parti sociali il DPEF per il 1999 è evidente quanto il messaggio sia oramai spostato sulla dimensione politica interna piuttosto che su quella europea. Se la primavera del 1997 aveva segnato uno dei punti di maggiore difficoltà nella marcia di avvicinamento alla moneta unica, il marzo 1998 può essere definito “dolcissimo” per il governo Prodi. All’indomani della vittoria elettorale dell’Ulivo, il governo Prodi, per garantire l’ingresso dell’Italia nel gruppo di testa che avrebbe dato vita alla moneta unica, articola una duplice strategia – sul binario interno e internazionale – per venire a capo di una sfida che si annuncia tanto politica (occorre convincere i partner europei e ottenere una maggioranza qualificata, 62 voti su 87, del Consiglio europeo) quanto tecnica, legata al rispetto dei parametri di Maastricht[20]. Quello che si delinea come l’anno decisivo sembra iniziare positivamente per il governo Prodi. Prodi kaitses Reutersile antud intervjuus oma aktiivset rolli eurovalimiste kampaanias oma kodumaal Itaalias, märkides, et ka tema eelkäijad olid oma kodumaa poliitikas aktiivsed. Lo considero un grave e pericoloso errore: comunque io voglio raggiungere uno scopo, e cioè l’entrata dell’Italia nella moneta unica, e per questo ho dovuto chiedere molti sacrifici al mio Paese. L’equilibrio interno/esterno sembra ben presente nell’ottica di Prodi. Akuutein kriisitunnelma on laantunut, mutta samalla on lisääntynyt yleinen ymmärrys siitä, että globaalin pakolaisuuden ja siirtolaisuuden kasvu ennennäkemättömiin mittasuhteisiin on tekemässä laillisen ja lainsuojattoman maahanmuuton … EUROPA, L'ULTIMO LEVIATANO. E, riprendendo le voci secondo le quali D’Alema, una volta approvata la Finanziaria, si appresterebbe a rovesciare Prodi per sostituirsi a lui alla guida del governo, Panebianco conclude: “Se ciò accadesse sarebbe un bene”[38]. [10] M. Battocchi, L’ingresso dell’Italia nell’euro.